L’Italia è seconda nell’Unione Europea, dietro la Spagna, per attacchi informatici. Settimanalmente le aziende italiane ne subiscono mediamente 903 e hanno visto crescere la percentuale del 36%, rispetto al 2020.
Il ransomware è stato la forma di attacco più utilizzata e, in Italia, la percentuale di organizzazioni colpite da ransomware ogni settimana nel 2021 è dell’1.9%. Sono i dati diffusi dalla società Check Point Research, in occasione del mese della sicurezza informatica. Nel 2021, spiega, in tutto il mondo gli attacchi informatici verso le aziende sono cresciuti del 40% rispetto al 2020.
Secondo il rapporto, se l’Africa è l’area maggiormente presa di mira, l’Europa e il Nord America sono alle prese con il più grande aumento del numero di attacchi tra il 2020 e il 2021. Le aziende in Africa hanno registrato il più alto volume di attacchi fino a ora nel 2021, con una media di 1615 attacchi alla settimana per azienda. Questo rappresenta un incremento del 15% rispetto allo scorso anno ed è seguito dalla regione Asia-Pacific con una media di 1299 attacchi settimanali per azienda (incremento del 20%), dall’America Latina con una media di 1117 attacchi settimanali (aumento del 37%), dall’Europa con 665 (incremento del 65%) e il Nord America con 497 (57% di crescita).
In generale, i settori che hanno visto il maggior numero di attacchi informatici sono l’istruzione e la ricerca con una media di 1468 attacchi alla settimana per organizzazione (un incremento del 60% rispetto al 2020), la pubblica amministrazione e l’esercito con 1802 (incremento del 40%), e la sanità con 752 (incremento del 55%).
La società di sicurezza, infine, rileva che a livello globale nel 2021, in media 1 azienda su 61 viene colpita una volta a settimana da attacchi ransomware, con un incremento del 9% rispetto al 2020. Tra i settori più colpiti da questo tipo di attacchi la sanità, con un incremento del 39% rispetto al 2020.